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Monster House è un’idea, uno spazio in movimento, un insieme di talenti artistici che si mescola alla vita quotidiana, all’incontro con l’altro. Monster house coltiva la partecipazione, in un’ottica di cittadinanza attiva stimolando il senso di appartenenza che genera arte e bellezza.

L’arte oggi, diventa un punto di riferimento, per affermare l’essenza dell’uomo, per esaltare la sua genialità intesa come talento naturale, libero magico ed estroso.
L’artista, non può essere inquadrato in rigidi schemi, né essere analizzato razionalmente, in quanto il suo lavoro, come diceva Kant, è frutto di spontaneità, autenticità, immediatezza, applicate in maniera inconfondibilmente personale. L’artista mette sé stesso, dona all’altro una parte di sé. L’artista non fa, è.
L’arte, quindi, ha il ruolo di riaffermare la dignità umana e consente di riunire mente e corpo.

Lo scrittore francese Paul Valéry affermava che

“Quel che c’è di più profondo nell’uomo è la pelle”

Il punto in cui il corpo finisce per permettere all’io di incominciare. La nostra pelle è quindi un elemento di definizione, di distinzione, ma anche il luogo privilegiato di interazione con il mondo esterno, in continua tensione tra il “dentro” e il “fuori”: comunica con entrambi senza potersi esaurire in nessuno di essi.

La body art entra nell’intimità, l’uomo è la tela che si mescola con l’artista.

Soggetto e oggetto si incontrano sprigionando creatività. Ne nasce un’opera d’arte concreta e visibile a tutti, che ha il potere di stimolare la fiducia in se stessi e consente di uscire dalla logica dello spettatore, giungendo in una zona magica dove chi conta è l’uomo e l’unicità del suo “io”.

Tatuaggi e piercing diventano la rappresentazione artistica di ciò che siamo, mettono l’accento su un dettaglio che vogliamo far emergere.

L’arte che amiamo ci attrae perché ci avvicina a ciò che ci manca, riequilibria quello che siamo.

Quando ci scopriamo commossi davanti all’arte forse è perché contiene qualità di cui sentiamo il bisogno.

Forse è piena della serenità che cerchiamo ma non afferriamo.
Forse ha quella tenerezza a cui aspiriamo e che non troviamo nelle nostre relazioni.

O forse contiene il dolore e le emozioni nascoste con cui vogliamo entrare in contatto. L’arte ha il potere di renderci più vulnerabili e completi.